E3 2011, conferenza Microsoft: la nuova Xbox

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    Appena conclusasi la conferenza pre-E3 di Microsoft, è arrivato il momento di tirare le somme.

    Ed è roba mica da poco, considerato quello che s’è visto. Forse un po’ tutti se lo aspettavano, ma tutti sono riusciti a rimanere a bocca aperta.


    Los Angeles, 09.30 AM PST, 11 Giugno 2011. All’entrata del Willtern Theater qualcosa ci sorprende già dai corridoi: un nuovo logo “xbox”, associato alle più svariate frasi promozionali. “Next level”, “next gaming”, “next grounds” e così via.

    Saliamo le scale, ci perdiamo tra i corridoi e infine prendiamo posizione di fronte ad uno schermo su cui drappeggia lo stesso logo di prima, stavolta con la tagline “our meaning of next”.
    Intanto la gente va e viene, passa il carrello dei gelati, quello dello zucchero filato, e ci si fa la pausa pranzo. Alle 9.45 di mattina. Vabbè.



    Ad ogni modo, ci pensa Microsoft a decretare la fine dei giochi in sala. Quando il logo xbox sparisce dallo schermo, nella sala comincia a rimbombare un ritmo scandito di timpani. Presto diventa riconoscibile: è il tema di Halo. Poi, sulle note dell’ormai famoso motivetto, il solito video di presentazione in cui Microsoft spiega perchè sono troppo i meglio, che ci hanno fatto divertire in questi dieci anni con i migliori titoli in assoluto (ah già: è il decennale di Xbox), e che loro sono, ancora una volta, troppo i meglio. Il video però si conclude con i ringraziamenti ai presenti e non solo: “Thank you for this 10 years of fun”, grazie per questi 10 anni di divertimento.
    Subito dopo, la solita voce formale chiede di salutare il neo-presidente del reparto entertainment di Microsoft, Don Mattrick.

    Entra, ringrazia, anche lui spiega la putenza di Microsoft, dice che sono troppo i numeri uno, dice che Xbox LIVE ormai conta oltre 225 milioni di utenti attivi, fa vedere che le vendite del nuovo modello di Xbox 360, lanciato lo scorso anno, sono esorbitanti, dice che grazie a Microsoft chiunque può giocare i migliori titoli mai partoriti per console, e ad un prezzo straordinario. Per non parlare di Natal: come Mattrick dice la parolina magica, parte una carrellata video dei millemila giochi che supportano Natal, dagli XBLA più disparati ai titoli AAA. Altro discorso sulle vendite record di Natal e bla, bla, bla, muovete le mani a ritmo, bla, bla, bla.

    Dopo il siparietto arriva la parte interessante, quella che come già detto aspettavano tutti. Ma nessuno ci credeva. E’ Mattrick a introdurre l’argomento: “come avrete notato entrando, qualcosa è cambiato. Molto è cambiato. Con Xbox e soprattutto con Xbox 360, Microsoft ha visto una comunità di giocatori crescere, e ha potuto osservarli molto da vicino. E’ stata attenta alle loro necessità e alle loro richieste, e ha messo insieme tutta questa conoscenza per portare l’esperienza di gioco al prossimo (next) livello. E oggi, siamo finalmente lieti di potervi mostrare il futuro del videogioco” - rullo di tamburi - “eccovi la Xbox di prossima generazione!”.
    Boato.
    Panico.

    Una signorina entra sul palco, porgendo a Mattrick un lettore DVD di fascia bassa, con la scocca di un nero luccicante. Ah no, ci dicono dal palco che è una xbox. Sì, dai, c’è anche il logo nuovo sopra. E’ la prossima Xbox. Vedendola sul megaschermo, ripresa dal vivo dagli operatori sul palco, la prima cosa che sorprende sono le dimensioni: è poco più grossa di un Mac Mini. Nello stupore generale, il Don ci ufficializza le dimensioni: 7.3 centimetri d’altezza, per 18 centimetri di larghezza e profondità. Veramente smart, insomma. L’alimentatore, ovviamente, è esterno, ci viene subito detto. Così come ci viene subito detto che, nonostante l’apparenza, quel cubetto è almeno tre volte più potente della attuale Xbox 360. Ed è il momento in cui si parte a snocciolare le caratteristiche tecniche. Mattrick ci indottrina: “invece che puntare solamente alla forza bruta, ovvero a spingere la potenza di calcolo il più possibile, Microsoft ha anche pensato ad ottimizzare ciò che già rendeva putente Xbox 360. Ma per prima cosa ci parla dell’aumento della memoria RAM della console: gli sviluppatori avranno infatti a disposizione ben 1,5 GB di velocissima DDR4, che in ambito pc vedrà la luce soltanto nel 2012. Il processore invece, denominato X3, è una evoluzione di Xenon, il “cuore” di 360. Questo processore infatti, pur mantenendo la stessa struttura di Xenon, ci aggiunge un core (arrivando quindi a quattro core, ognuno capace di gestire due thread hardware) e aumenta la frequenza di clock a 4 GHz. Oltrettutto, X3 prevede per la nuova console una architettura di esecuzione out-of-order, che dovrebbe aumentare l’efficenza della CPU. Ciò nonostante, verrà mantenuta la possibilità di passare all’architettura in-order per garantire una retrocompatibilità completa con i titoli Xbox 360.

    Dopo questa parentesi tecnica, viene invitato sul palco Major Nelson, Larry Hyrb, a spiegare le novità “pratiche” della nuova Xbox (che a questo punto della conferenza non ha ancora un nome). E qui partono le bombe: a partire dal (dovuto) supporto ad HDMI 1.4, alla capacità della console di raggiungere nativamente output fino a 2560x1440, per la gioia dei possessori di TV enormi. Oltrettutto, Microsoft insisterà affinchè gli sviluppatori decidano di supportare l’aspect ratio 2.35:1, il formato cinematografico che sta lentamente prendendo piede anche sulle tv casalinghe. Questo anche perchè, udite udite, la neonata di Redmond monterà un lettore Blu-ray. Il maggiore ci spiega che Microsoft ha valutato attentamente la scelta, e che ritiene che ormai i tempi siano maturi per l’adozione del nuovo formato. Viene ribadito come questo non sia mai stato fatto nell’arco del ciclo vitale di Xbox 360, vista ancora l’instabilità del formato e dello standard. Gli sviluppatori saranno liberi di scegliere se utilizzare il supporto DVD o quello BD. L’unità ottica, come ci viene illustrato, è simile a quella di PS3: niente più carrellino, ma semplicemente una fessura sulla parte frontale della console, in cui inserire i dischi.

    Altra caratteristica importante, quasi a segnare il distacco da Xbox 360 in maniera netta, è l’antenna wi-fi incorporata: niente più adattatori esterni dai costi improponibili, quindi. Nessun passo è stato fatto, invece, dal punto di vista del disco fisso: Major Nelson e Mattrick ci fanno vedere come lo estraggono dal retro della console, il tutto squisitamente inscatolato in formato proprietario. Il taglio di quel disco, ci fanno sapere, è di 250 GB, ma ancora nulla è stato deciso sui tagli ufficiali. Scompare invece lo spazio dedicato alle Memory Unit, lasciando posto a due porte usb 3.0 sulla parte frontale della console, e due sul retro. Ad ogni modo, se vorremo trasferire i dati dalle nostre vecchie Memory Unit, Microsoft metterà in commercio un apposito adattatore “al costo di pochi dollari” (parola di Mattrick).

    A questo punto, Mattrick ci illustra una delle peculiarità che lui ritiene “più importanti” del gioiellino. Parte spiegando di XNA Game Studio, e di come sia partito come un sdk sperimentale per aprire lo sviluppo su Xbox 360 a tutti, per poi diventare un tool potente ed efficente utilizzato anche per la creazione di XBLA come Schizoid e ‘Splosion Man. Spiega però Mattrick, il limite di XNA è il fatto che quest’ultimo si appoggia sul framework .NET, diminuendo notevolmente le prestazioni durante l’utilizzo dei giochi scritti con esso. Microsoft ha quindi deciso di investire notevolmente nella direzione di XNA, già da Windows Phone. La nuova Xbox non fa eccezione: stando a quanto annunciato, infatti, il processore X3 conterrà al suo interno un chip, la IL Prefetch Unit, che convertirà via hardware gran parte del codice XNA in codice “nativo”, con un incremento delle performance anche del 100%. A questo proposito, Hyrb annuncia che il Framework XNA diventerà l’unico tool ufficiale per la creazione dei titoli Live Arcade, e sarà scaricabile gratuitamente da chiunque. Per poter testare i giochi sulla console, però, sarà necessario o un apposito abbonamento per “sviluppatori”, del costo ancora da definire, oppure essere in possesso di un devkit. La pubblicazione sul canale Arcade sarà molto più aperta, soprattutto ai piccoli studi indipendenti, per i quali Microsoft si offrirà anche di ricoprire il ruolo di publisher.



    Ciò detto, Hyrb passa a parlare della GPU, nome in codice “X3D”, anche questa un’evoluzione della controparte 360. A fare capolino un antialiasing hardware fino ad 8x, e altri cinque minuti di spiegazioni tecniche sulla superputenza della GPU. E a questo punto, dopo essere passati velocemente sull’ormai doverosa uscita audio digitale, si accende la console. Il nuovo logo risplende su uno sfondo nero, con gli ormai noti cerchi concentrici sullo sfondo. Una volta terminato il caricamento, avvenuto tramite una abbastanza rozza schermata con una barra di caricamento piatta (che ovviamente, viene detto, è ancora provvisoria), ci troviamo di fronte la nuova dashboard. La prima impressione è di trovarsi di fronte ad un adattamento di Windows Phone 7 o di Zune per Xbox. La schermata è composta da due barre superiori, una più piccola che raccoglie le varie categorie come “My Xbox”, “Games”, “Media”, eccetera. La seconda invece, più grande, raccoglie le varie pagine per ogni categoria. Nella categoria attuale, “My Xbox”, ci sono due pagine. Una è “get started”, l’altra invece è titolata come la gamercard, che in pochi secondi ha eseguito l’accesso. Nella pagina attuale alla sinistra fa capolino l’avatar del tale “livegamer” che ha effettuato l’accesso, mentre alla destra troviamo diversi riquadri: tre, sotto la scritta “activities”, permettono di accedere alla lista amici, ai messaggi ed al gioco eseguito più di recente. Più in basso, invece si trovano i “pinned games”. Qui sarà possibile inserire i giochi utilizzati più di frequente, in modo da averli a portata di pad non appena la console si sarà accesa. Hyrb ci mostra il sistema di navigazione, sicuramente un po’ più macchinoso di quello di NXE ma che velocizza molti passaggi: è infatti possibile navigare col pad per un elemento per volta, e l’elemento selezionato (ad esempio, nell’immagine, il riquardo di “Halo Reach”) si ingrandirà e si illuminerà. All’inizio il sistema sembra lento e complicato, ma dopo qualche passaggio ci si abitua facilmente, e la navigazione diventa più intuitiva. Hyrb ci ha mostrato le schede “games”, dove una libreria dei giochi composta a tasselli campeggia similarmente alla libreria brani del software Zune, ordinabile per sviluppatore, data di uscita e titolo del gioco, e la scheda “media”, similmente organizzata. Sullo schermo, naturalmente, nulla di nuovo. Al massimo titoli per Xbox 360, il cui catalogo quasi completo verrà reso disponibile sul marketplace (che durante la presentazione non è stato mostrato) non appena la console sarà uscita. Oltrettutto, Major Nelson ha parlato di piani non meglio specificati per consentire ai titoli una uscita contemporanea in formato fisico e digitale, quest’ultimo più economico.

    Per quanto riguarda le nuove funzionalità di Xbox LIVE, Major Nelson ha confermato i due livelli di abbonamento Silver e Gold, che si comporteranno come su Xbox 360. Una novità da questo punto di vista è invece rappresentata da Xbox Live Mesh: sarà possibile infatti salvare i propri dati di gioco direttamente su uno spazio online apposito messo a disposizione da Microsoft, per poi accedervi da un’altra console o per mantenerne una copia online nel caso dovessero essere cancellati accidentalmente dal disco fisso. Lo spazio a disposizione sarà di 250 Megabyte per gli utenti con abbonamento silver, mentre sarà fino a 1 GB per utenti con abbonamento gold. Gli utenti silver potranno comunque aumentare lo spazio a disposizione a pagamento. Xbox Live Mesh si comporterà come una normalissima periferica di memorizzazione, con tutti i vantaggi del caso: potrà essere gestita come una normalissima chiavetta usb collegata alla console, ed i dati potranno essere caricati e salvati direttamente dal gioco, in maniera completamente trasparente e retrocompatibile anche con i giochi Xbox 360 (ma non con quelli della prima Xbox).
    Hyrb ha oltrettutto annunciato l’intenzione di Microsoft di realizzare una struttura simile a Facebook per la condivisione di novità e offerte relative al mondo videoludico, nonchè alla possibilità di condividere con gli amici le proprie conquiste (ad esempio, posizioni in classifica o obiettivi sbloccati) e gli screenshot di gioco, tramite appositi album anche questi memorizzati nel servizio Mesh. La presentazione di Hyrb termina con una panoramica sulla nuova interfaccia delle impostazioni di gioco, già introdotta da Xbox 360 ma che verrà ampliata per garantire di personalizzare il più possibile l’esperienza di ogni giocatore. Sarà anche possibile, per i titoli che vorranno supportarlo, fornire un’interfaccia per modificare le impostazioni anche finchè il gioco non è in esecuzione.

    Una volta terminata la presentazione, Major Nelson lascia il palco, ed è ora di fare spazio ai giochi della nuova generazione. Ma questa è un’altra storia...
     
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  2. BombRev97
     
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    Ma quanto cazzo ci hai messo ha scriverlo?!? XD
     
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  3. rapfamily4
     
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    CONCORDO CAZZO XCD UNA SINTESI ? LOOOOOOOOOL comunque bello ! ma è un aggiornamento dell' XBOX 360 ? GFIUSTOOOOOOOOOOOOOOOO ?
     
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  4. BombRev97
     
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    Secondo me è la Xbox 720...
     
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    copia e incolla ho fatto XD
     
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  6. rapfamily4
     
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    XD
     
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5 replies since 23/4/2011, 16:04   134 views
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